Consigli per la gestione dell’umidità e l’irrigazione dei prati

Tip SMART | Come irrigare in modo corretto il prato

Febbraio 16, 2022
3 min

In questo articolo:

  • Quali problemi crea la carenza di acqua?
  • Come sapere quando è ora di irrigare
  • Consigli per una buona gestione dell’umidità
  • L’irrigazione eccessiva non fa bene e spreca acqua

 

 

Per una crescita sana e densa del prato e una colorazione intensa dell’erba, è essenziale che le radici abbiano costante disponibilità di acqua.

 

Quali problemi crea la carenza di acqua?

Lo stress da mancanza d’acqua avviene quando la traspirazione fogliare è superiore alla quantità d’acqua che può essere assorbita dalle radici. Se protratta a lungo, questa situazione causa l’avvizzimento delle piante d’erba e il prato tende ad un color brunito.

La piante si indeboliscono, diventano più vulnerabili alle malattie (come ad esempio all’Antracnosi) e il tappeto erboso risulta più suscettibile alla formazione di macchie idrofobiche.

La velocità con cui può avvenire l’inaridimento e la perdita delle piante dipende da diversi fattori, tra cui le specie utilizzate e l’altezza di taglio:

  • tra le microterme, la festuca arundinacea è dotata di un appartato radicale profondo ed è quindi da preferire dove vi siano maggiori possibilità di stress da temperature elevate
  • piante mantenute con un taglio basso hanno la tendenza ad avere un apparato radicale più superficiale, potenzialmente più debole e sono quindi più soggette a subire danni da stress idrici
  • I tappeti erbosi sottoposti a un’alta frequenza di taglio tendono ad avere apparati radicali meno profondi.

Come sapere quando è ora di irrigare

Per verificare visivamente l’eventuale bisogno di irrigare è utile camminare sulla superficie del tappeto erboso: quando è secco, l’erba tende ad avere un colore che vira verso l’argenteo, le lamine fogliari appaiono più strette, le orme della camminata persistono sull’erba. Idealmente il tappeto erboso va irrigato prima che questi sintomi siano visibili.

Suggeriamo di controllare regolarmente l’umidità del profilo del terreno. L’operazione può essere effettuata manualmente o con un misuratore di umidità. In entrambi i casi i rilievi vanno effettuati su tutta l’area.

Tappeti erbosi con molta materia organica, suoli compattati e prati concimati o irrigati eccessivamente, sviluppano appartai radicali deboli e sensibili agli stress idrici. Per evitare tali  condizioni ed avere un sistema radicale forte e resistente è importante pianificare un piano di manutenzione completo ed eseguire le necessarie operazioni agronomiche quando previsto.

 

I consigli principali per una buona gestione dell’umidità

Non esiste una formula universale nella gestione dell’umidità del terreno. Ogni superficie ha le proprie particolarità. Tuttavia, durante i periodi caratterizzati da alte temperature, vi sono degli elementi comuni da tenere in considerazione:

  • aumentare l’altezza di taglio, per accrescere la superficie fogliare che può trattenere l’umidità
  • mantenere il suolo umido (non bagnato) per assicurare una riserva d’acqua costante e minimizzare lo stress
  • irrigare in profondità e in modo infrequente, alternando cicli di prato asciutto a cicli di prato umido.
  • evitare irrigazioni troppo intense e brevi:- difficilmente il tappeto erboso riesce ad assorbire tutta l’acqua apportata- vi è il rischio di ruscellamento (run-off)- si possono creare zone con ristagno
  • per migliorare la capacità di infiltrazione può essere utile areare la superficie prima dell’irrigazione
  • se possibile, irrigare la mattina molto presto: si minimizzeranno le perdite per evapotraspirazione ma non si favoriranno le condizioni di permanenza di umidità sulle lamine fogliari che spesso possono favorire l’insorgenza di malattie. L’operazione è facilitata dall’utilizzo di sistemi d’irrigazione
  • applicare agenti umettanti, soprattutto in caso di terreni con caratteristiche idrofobiche
  • livello ideale di umidità del terreno = 25-35%

L’irrigazione eccessiva non fa bene e spreca acqua

Sovrairrigare è sconsigliato. Come la carenza idrica è un problema, anche gli eccessi d’acqua creano problemi al prato. Ecco perchè non eccedere con le irrigazioni:

  • Si spreca un elemento prezioso e sempre più raro
  • L’eccesso d’acqua soffoca le radici della pianta
  • Le piante con apparato radicale superficiale sono più soggette agli stress
  • I prati sovrairrigati sviluppano più malerbe
  • Si creano le condizioni per lo sviluppo di materia organica eccessiva
  • Il tappeto erboso è meno in grado di assorbire i nutrienti

Gli agenti umettanti di ultima generazione hanno dimostrato di esser degli ottimi strumenti per gestire l’acqua in modo appropriato senza sprechi o eccessi.  Non solo evitano i ristagni e fanno penetrare meglio e più in profondità l’acqua, ma sono anche un veicolo per favorire lo sviluppo radicale.

 

Da ricordare in breve

Taglio: aumentare l’altezza di taglio per accrescere la superficie fogliare che può trattenere l’umidità

Specie: quando si crea un prato, scegliere le specie in base alla propria naturale resistenza alla siccità

Irrigazione: irrigazioni profonde e infrequenti vanno preferite a irrigazioni frequenti e superficiali, avendo cura di usare agenti umettanti.

 

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