Come minimizzare le perdite di azoto coi concimi a cessione controllata

Tip SMART | Concimare al meglio il prato grazie all'uso corretto dell'azoto

4 min

In questo articolo:

  • Fattori da considerare per una corretta concimazione azotata
  • Pratiche colturali corrette per piante sane e ben radicate
  • Il ruolo della cessione controllata per sfruttare al meglio l’azoto per il prato

 

Conoscere il ciclo dell’azoto è sicuramente il primo passo per gestire al meglio le perdite dell’elemento e di conseguenza evitare lo spreco di prodotti (concimi azotati) e l’immissione di inquinanti nell’ambiente.

 

Fattori da considerare per una corretta concimazione azotata

Nel formulare un piano di concimazione è bene considerare determinati fattori:

  • Eseguire ogni 2-3 anni un analisi del terreno per comprendere lo stato nutrizionale generale del prato
  • Fornire solo l’azoto necessario, considerando le condizioni di crescita di volta in volta. Applicare troppo azoto porta a dover praticare maggiori sfalci , può indebolire l’erba esponendola ad attacchi di patogeni quali il Pythium e favorire la perdita dell’ azoto in eccesso per lisciviazione,  volatilizzazione e/o denitrificazione.
  • Applicare i concimi correttamente. Innanzitutto concimare su tappeto erboso asciutto e poi fare una leggera irrigazione. L’umidità è necessaria per il discioglimento dei granuli e aiuta a minimizzare la perdita per volatilizzazione. I concimi con azoto esclusivamente organico o a lento rilascio da IBDU,  ureaform  e metilen-urea dovrebbero essere utilizzati  solamente durante la stagione di crescita quando la temperatura del suolo è abbastanza elevata. Il rilascio dell’azoto in questi concimi  dipende in gran parte dall’attività microbica. 
  • Usare sia concimi granulari che liquidi, in funzione delle condizioni meteorologiche e del periodo dell’anno. I concimi granulari hanno il miglior rapporto tra costo-efficacia e facilità di applicazione. Se si desidera un maggior controllo dell’assorbimento dei nutrienti o le condizioni meteorologiche non permettono l’utilizzo di un granulare, si può optare per un concime liquido. L’applicazione può essere effettuata a bassi volumi ripetuti a seconda del piano di concimazione e a necessità delle piante. I concimi liquidi possono essere utilizzati con bassi volumi d’acqua e danno una risposta molto rapida
  • Scegliere bene il concime azotato da utilizzare, i dosaggi e il metodo di applicazione e preferire concimi con azoto a lento rilascio o ancor meglio, a cessione controllata. Usare l’azoto a pronto effetto  è controproducente perché potrebbe causare:
    • un eccesso di vigoria e maggior propensione allo stress in quanto la pianta tende a produrre solo la parte aerea e non le radici
    • maggiori problemi di compattazione del suolo e sensibilità alle malattie fungine radicali e fogliari 
    • perdite consistenti per dilavamento o volatizzazione 
    • più alti costi di manodopera in quanto sono necessarie numerose applicazioni per dare al prato il nutrimento necessario.

 

Pratiche colturali corrette per piante sane e ben radicate

  • Gestire le altezze di taglio correttamente – tagli troppo bassi eseguiti per un lungo periodo riducono lo sviluppo delle radici in profondità.
  • Assicurare adeguato arieggiamento e drenaggio. Un terreno in cui ristagna l’acqua è soggetto alla formazione di materia organica e un apparato radicale debole; inoltre sarà anche più soggetto a dilavamento e a fenomeni di denitrificazione.
  • Non sovrairrigare – l’eccesso d’acqua causa numerose problematiche (vedi riquadro). E bene non eccedere con l’irrigazione perché
    • l’eccesso d’acqua soffoca le radici della pianta
    • le piante con apparato radicale superficiale sono più soggette agli stress
    • i prati sovrairrigati sviluppano più malerbe
    • si creano le condizioni per lo sviluppo di materia organica eccessiva
    • il tappeto erboso è meno in grado di assorbire i nutrienti

 

Il ruolo della cessione controllata per sfruttare al meglio l’azoto per il prato

L’azoto è essenziale alle piante MA è particolarmente vulnerabile alle perdite per dilavamento e denitrificazione (attenzione all’irrigazione!) Bisogna saper scegliere il tipo concime da usare, le dosi e il metodo di applicazione e, gestendo questi fattori, si riescono a ridurre le perdite di azoto. Il modo più adegauto, è usare i concimi a cessione controllata, dove l’azoto ureico viene rivestito con zolfo che a sua volta viene ricoperto da una  resina polimerica biodegradabile. Tale tecnologia assicura affidabilità e omogeneità nel controllo del rilascio degli elementi che si attiva con l’umidità del terreno. Quando il fertilizzante è applicato al suolo, l’umidità di questo viene assorbita dal granulo e ne scioglie i nutrienti che saranno poi rilasciati gradualmente attraverso la membrana. 

 Utilizzare i concimi a cessione controllata :  

  • dona una alta qualità estetico -funzionale al prato con un apporto inferiore di minerali (dosi più basse) 
  • riduce drasticamente le perdite di azoto nell’ambiente a garanzia dell’efficacia nutritiva 
  • produce superfici erbose dense ed uniformi a crescita costante (senza picchi) 
  • fornisce maggior protezione contro i danni da caldo, secco e  salinità e malattie 
  • permette una maggiore più facilità d’uso (assenza di polvere) 

I CRF (Controlled Release Fertilizers – Concimi a Cessione Controllata) riducono le emissioni di gas serra.  Meno emissioni di azoto gassoso (l’impatto dell’azoto gassoso N2O è quasi 300 volte quello della CO2 ) e meno volatilità di vapori d’ammonio.  ICL attraverso i suoi prodotti sostiene il miglioramento della salute ambientale globale, della sicurezza e le prestazioni  sostenibili. ICL aderisce e adotta i principi del  Responsible Care Global Chart of the International Council of Chemical Association (Carta globale di responsabilità dell’Industria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile). 

 

 

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