Interazione tra conducibilità e fertirrigazione in florovivaismo

Con la fertirrigazione si copre sia il fabbisogno idrico che nutrizionale delle piante. Conoscere l'EC dei diversi elementi è cruciale

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Conosere la conducibilità elettrica dei diversi elementi che concorrono alla nutrizione delle piante è essenziale perché soluzioni troppo concentrate (EC elevata) danneggiano le piante mentre con EC insufficiente nella soluzione compaiono sintomi di carenza.

Bisogno conoscere:

  • la tolleranza alla salinità delle piante
  • la conducibilità dell’acqua a disposizione
  • la conducibilità dei concimi che si vogliono somministrare
  • la conducibilità della soluzione di ritorno

 

Tolleranza alla salinità delle piante

Le piante hanno una tolleranza alla salinità intrinseca, cioè legata alla specie e una tolleranza legata al periodo di crescita. Per qeusto la fertirrigazione va adeguata alle reali esigenze della specie coltivata e alla fase.

Tolleranza intrinseca alla salinità

Alcune piante, come Garofano, Poinsettia e Crisantemo, sono molto resistenti, altre presentano una sensibilità molto più accentuata, come ad esempio Azalea, Camellia, Phalenopsis, altre ancora sono mediamente sensibili (Gerbera, Gloxinia, Ciclamino).

Tolleranza alla salinità legata al periodo di crescita

La fase iniziale di radicazione è a basso fabbisogno  per ci si usano i dosaggi minimi di concimi (eventualmente optando per più somministrazioni). Il contrario avviene nella fase di sviluppo, quando si apporta il massimo del dosaggio richiesto dalla pianta, riducendo la dose poi nella fase finale, quando la pianta è ormai fiorita e basta una concimazione di mantenimento.

Anche nelle fasi di gran caldo le piante assimilano molto meno e, in certi casi, può essere consigliata l‘interruzione della fertirrigazione, in particolare in piante sensibili o mediamente sensibili.

 

Conducibilità dell’acqua

Il valore è solitamente espresso in microSiemens.

Le migliori acque partono con valori molto bassi, ad esempio 100-200 microSiemens). Con valori più alti (800-1000 microSiemens) si ha più difficoltà di gestione a causa dell’alta quantità di sali presenti.

Nota: da considerare sempre che il valore della conducibilità non ci dice da cosa è data, per questo è opportuno fare sempre una indagine mirata.

 

Conducibilità del concime

Le etichette dei concimi riportano la conducibilità prevista per il concime stesso in una soluzione a 1 g/litro di acqua (distillata). Quando si applicano i concimi idrosolubili, per conoscere la conducibilità della soluzione , vanno sommate la conducibilità dell’acqua alla conducibilità del concime per la dose prevista.

Esempio:

  • Conducibilità acqua 350 microSiemens
  • Conducibilità Peters Professional 20-20-20 a 1 g/l = 800 microSiemens

Supponendo una concimazione con 0,8 grammi/litro, la conducibilità teorica della soluzione finale è:


Conducibilità acqua

350 microSiemens
Conducibilità concime0,8 * 800= 640 microSiemens
TOTALE990 microSiemens

Risulta chiaro che in caso di acqua con alta conducibilità elettrica o valore EC, si deve optare per concimi molto puri e/o “tagliare” l’acqua a disposizione con acqua piovana, se disponibile.

Diverso è se si ridcono i bicarbonati tramite acido o concime specifico, in quanto la conducibilità verrà ridotta contestualmente all’abbattimento dei bicarbonati.

 

Soluzione di ritorno

L’altro parametro importante è la lettura della soluzione di ritorno, cioè il drenato che torna alle vasche.

Conoscendo la conducibilità della soluzione in entrata e misurando quella del drenato, si capisce se le piante si stanno nutrendo o se la soluzione irrorata sta rimuovendo sali in eccesso dai vasi. Questo avviene se la soluzione di drenaggio ha una conducibilità maggiore rispetto a quella dela soluzione somministrata.

In questo caso la prima cosa da fare è verificare lo stato di salute dell’apparato radicale. Escluse le malattie radicali, procedere con dei lavaggi nel caso la salinità all’interno dei vasi sia realmente troppo elevata e/o ridurre la concentrazione della soluzione e provare a stimolare l’assimilazione da parte delle radici con dei prodotti biostimolanti.

 

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