Quando concimare il prato in primavera e come scegliere il concime giusto

Tip SMART | Il modo migliore per eseguire la prima concimazione primaverile del tappeto erboso

3 min

In questo articolo:

  • Fattori che limitano la ripresa vegetativa del prato a fine inverno
  • Il modo migliore per eseguire la prima concimazione primaverile 
  • Tre tipi di tappeto erboso, 3 modi di concimare SMART 

 

La ripresa vegetativa primaverile inizia dall’apparato radicale, settimane prima che si intensifichi il colore delle foglie e l’erba inizi a crescere. Ecco perché è bene eseguire in autunno una buona concimazione potassica. Infatti la crescita primaverile del prato inizia dall’apparato radicale molto in anticipo sulla comparsa dei primi segni di ripresa dell’apparato fogliare. Nel sistema radicale, l’energia immagazzinata l’anno precedente viene spesa per produrre nuovi tessuti prima che compaiano i segni di ripresa nella parte epigea.  

 

 Fattori che limitano la ripresa vegetativa della parte epigea del prato a fine inverno  

Nell’ultima parte dell’inverno i tappeti erbosi difficilmente sono belli.

Normalmente i più esteticamente accettabili sono i prati naturali a taglio relativamente alto con molte festuche rosse a foglie fini (grazie alla loro maggiore rusticità e un aspetto volutamente non troppo curato) o i prati rigenerati nell’autunno precedente con molto loietto (grazie al loro vigore di crescita anche a basse temperature). 

Nella maggior parte degli altri casi però, prima della ripresa vegetativa primaverile vi sono notevoli danni da freddo, chiazze diradate o parti ingiallite che non si sono potute riparare per la quasi totale assenza di crescita dell’erba in inverno. 

La ripartenza epigea (della parte fogliare) del prato può essere ritardata da: 

  • Condizioni del terreno non idonee: a fine inverno i terreni, soprattutto quelli argillosi, risultano eccessivamente umidi e instabili. Camminare su un terreno in queste condizioni fa sì che il peso del corpo e dei mezzi meccanici schiaccino il prato e compattino il suolo. I germogli e le giovani radici del prato non hanno alcuna possibilità di resistere al trauma meccanico, quando il terreno si deforma per effetto del calpestio e quindi non partono 
  • Temperature ancora troppo basse: le specie microterme hanno una crescita ottimale con temperature del suolo tra 10° e 18°C e temperature dell’aria tra 15° e 24°C. Se all’inizio della primavera le temperature sono molto più basse, la ripartenza è più lenta  
  • Il prato non ha elementi nutritivi di riserva: un basso tasso di azoto disponibile limita la capacità del prato di riparare i danni invernali e di produrre nuovi tessuti. 

  

Il modo migliore per eseguire la prima concimazione primaverile 

C’è chi teme di effettuare troppo presto la prima concimazione azotata. Questa preoccupazione si elimina usando concimi con tecnologie di rilascio, i cui granuli rilasciano gli elementi nutritivi in modo non influenzato dalle condizioni ambientali e regolato nel tempo.  

Con i concimi della linea LandscaperPro viene proposto un approccio SMART alla nutrizione del tappeto erboso, grazie alla tecnologia di cessione degli elementi nutritivi Poly-S, che è indipendente dalle condizioni ambientali e che dura per un arco prestabilito di tempo.  

 

Tre tipi di tappeto erboso, 3 modi di concimare SMART 

Già da circa febbraio – marzo si può pensare di usare un concime a cessione controllata LandscaperPro. Saper distinguere tra i vari titoli di concime permette di scegliere il miglior formulato per la ripresa del prato in funzione delle condizioni del tappeto erboso.  

  1. prato maturo in salute: queste condizioni sono ovviamente quelle più facili. Il concime va applicato ai primissimi segni di risveglio del prato. Va prediletto un prodotto a base di azoto a cessione controllata per avere gli elementi disponibili per molte settimane come LandscaperPro Maintenance  
  2. prato giovane: in questo caso va scelto un concime con una distribuzione uniforme e diffusa e con un buon contenuto di fosforo per promuovere un’attiva crescita radicale. Il rilascio dei nutrienti deve essere graduale ed avvenire direttamente a contatto con l’apparato radicale giovane e ancora poco profondo. Anche in questo caso è preferibile un prodotto a cessione controllata come LandscaperPro NewGrass 
  3. prato danneggiato da freddo o con evidenti segni di malattie invernali o con residui di diradamenti risalenti alla stagione precedente: in questo caso optare per un prodotto in grado di stimolare la crescita per mezzo di un rilascio graduale dell’azoto combinato ad una buona componente di azoto a pronto effetto come in LandscaperPro Universtar Balance  

Lo scopo è quello di accelerare la riparazione dei danni, aumentare la massa fogliare fotosintetica e infittire il prato prima che possano subentrare invasioni di erbe estive. Se poi ci fossero problemi di muschio, si raccomanda di usare concimi ad alto titolo di ferro come LandscaperPro Shade Special. Se infine i diradamenti fossero abbastanza ampi, potrebbe essere necessario ricorrere ad una integrazione della semina. 

 

 

 

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