I substrati a ridotto contenuto di torba sono sempre più una realtà
Ci siamo soffermati a parlare con Heinrich Lösing della Versuchs- und Beratungsring Baumschule (D) sulle evoluzioni dei substrati che saranno usati in florovivaismo nel breve e medio termine.
Lösing esorta i vivaisti a prepararsi ai substrati alternativi a ridotto contenuto di torba: “Coltivare con substrati privi di torba è un argomento di grande interesse, principalmente a causa delle pressioni sempre crescenti di carattere sia politico che sociale. Un buon punto di partenza è porre l’attenzione, nel breve termine, sulla coltivazione con substrati a ridotto contenuto di torba. Nei substrati di coltivazione hanno già iniziato a comparire componenti alternativi come la fibra e il midollo di cocco, la corteccia o la fibra di legno. I produttori di piante devono imparare a gestire queste alternative e a modificare la concimazione e l'irrigazione.”
Continua Lösing: “Non si tratta di riscoprire l'acqua calda. Prendiamo ad esempio il più grande vivaio di piante in contenitore al mondo, la statunitense Monrovia, che utilizza ormai da anni corteccia e fibra di legno perché a livello locale manca la torba e i prezzi per importarla dal Canada e dall'Europa sono esorbitanti. Monrovia ha imparato a usare questi substrati di coltivazione e usa la torba solo per colture speciali come il rododendro o per la propagazione. Se è riuscito a loro, perché non anche a te che stai leggendo?”