Luglio: gestione idrica del tappeto erboso e l'utilizzo di agenti umettanti

29 giugno 2021
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Luglio: gestione idrica del tappeto erboso e l'utilizzo di agenti umettanti

L'importanza dei tempi di irrigazione del tappeto erboso e le variabili che la condizionano

Con l’arrivo di Luglio entriamo a pieno titolo nel periodo di massima evapotraspirazione del tappeto erboso e di conseguenza maggior reintegro dell’acqua tramite l’irrigazione. Considerando che molto spesso non abbiamo una conoscenza precisa della percentuale di acqua disponibile nel suolo, si rende necessario una scelta dei tempi di irrigazione che dipende dalle variabili che la condizionano (Leggi "Irrigazione del tappeto erboso: le variabili che la condizionano"), come la tipologia di terreno, la specie e miscuglio impiegato, la maturità dell’inerbimento, l'esposizione ed efficienza dell’impianto irriguo. 

Tappeto erboso: l'utilità dello stress idrico moderato e la ricerca dell'equilibrio

Un moderato stress idrico generalmente aiuta la pianta ad approfondire l’apparato radicale per cercare in profondità maggior umidità ma è molto difficile trovare il giusto equilibrio senza conoscere la percentuale di umidità nel terreno. I tassi di evapotraspirazione più alti riguardano, in ordine decrescente, le specie Poa pratensis, l’infestante Poa annua, Agrostis stolonifera, Lolium perenne, Festuca rubra, Cynodon dactylon, Zoysia spp, Paspalum vaginatum, Stenotaphrum secondatum. Si notano all’interno della stessa specie variazioni significative tra varietà diverse che possono oscillare da un 20 a 60%, quindi anche la cultivar più adatta ha importanza nel momento della scelta del miscuglio. La scelta riguardo l’impiego di specie meno esigenti in irrigazione dovrebbe considerare quindi il tasso di evapotraspirazione ET (Per approfondire: SPF-30 Heatmaster).

Il ruolo del regolatore della crescita nelle specie d'erba a crescita verticale

Ricordiamo che le piante con crescita verticale più rapida hanno un consumo idrico maggiore, quindi anche l’utilizzo del regolatore di crescita prima dell’arrivo delle temperature più elevate riduce anche il consumo idrico. In caso di siccità prolungata, l’acido abscissico prodoto dalle radici ABA viene traslocato ai tessuti fogliari con la funzione di variare il turgore cellulare delle cellule di guardia con conseguente chiusura degli stomi per evitare perdite d’acqua.

Stress idrico e risparmio d'acqua: effetti sul tappeto erboso

Generalmente, un apporto idrico abbondante e poco frequente è la scelta migliore per indurre il tappeto erboso ad una maggiore tolleranza allo stress idrico con risparmio d’acqua (Leggi "Prato: umidità del suolo e gestione dell’irrigazione") Alcuni studi hanno dimostrato che due irrigazioni settimanali su Festuca arundinacea produce un inerbimento di qualità migliore rispetto a tre o quattro nel periodo estivo. Per una misurazione più precisa, tramite sonda nel terreno, si raccomanda circa una percentuale di umidità del 25%: livelli più alti, naturalmente, fanno diminuire la % di ossigeno a disposizione delle radici, fenomeno associato alle irrigazioni frequenti e leggere con aumento di possibilità di attacchi fungini. Possiamo prolungare la soglia di stress idrico e formazione di zone idrofobiche (cattiva percolazione dell’acqua nel feltro (Leggi "Macchie idrofobiche su TE di pregio: cause e soluzioni") tramite l’utilizzo di agenti umettanti per mantenere il contenuto idrico nel suolo più elevato e diminuire gli apporti esterni (vedi uso TriSmart - link a fondo pagina).

 

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